In questo episodio di Privacy Letters:
La Morte del Privacy Sandbox di Google
Guida per Proteggere la Tua Vita Digitale
Assistenti Vocali: Come Proteggere la Tua Privacy
Bambini e Smartphone: Come Prendere una Decisione Consapevole e Sicura
Boot:
Viviamo in un’epoca in cui la tecnologia si è integrata così profondamente nella nostra quotidianità da sembrare invisibile. Gli assistenti vocali rispondono ai nostri comandi con naturalezza, la rete Wi-Fi è il ponte silenzioso che tiene insieme la nostra casa intelligente, e i bambini maneggiano smartphone prima ancora di saper scrivere in corsivo. Ma dietro ogni “Ok Google” e ogni notifica si cela una domanda fondamentale: quanto ci costa davvero questa comodità?
La sicurezza digitale personale è diventata una nuova forma di igiene civile, tanto necessaria quanto sottovalutata. Troppe persone si affidano alla tecnologia senza comprenderne i meccanismi, accettando con leggerezza condizioni d’uso che autorizzano la raccolta massiccia di dati. Le nostre conversazioni, i nostri spostamenti, le nostre abitudini tutto può essere osservato, tracciato, monetizzato. La privacy non è più una condizione di default, ma una conquista da difendere attivamente.
Eppure, siamo noi a installare gli assistenti vocali in cucina senza leggere le impostazioni, a lasciare la rete Wi-Fi con la password di fabbrica, o a dare uno smartphone in mano a un bambino senza spiegargli nulla sul cyberbullismo o sulla raccolta dei dati. Spesso lo facciamo in buona fede, per semplificare la vita, ma la semplicità ha un prezzo: la rinuncia, spesso inconsapevole, al controllo.
Non si tratta di demonizzare la tecnologia. Anzi, il digitale ha portato innegabili vantaggi, soprattutto in termini di accesso all’informazione, inclusione e organizzazione della vita domestica. Ma proprio per questo è urgente ripensare il nostro rapporto con gli strumenti digitali: come cittadini, come genitori, come utenti.
Serve una nuova alfabetizzazione digitale, che non sia solo tecnica ma anche etica. Insegnare ai bambini che la privacy è un diritto, ricordare agli adulti che ogni “accetta i termini” è un atto giuridico, e pretendere dalle aziende maggiore trasparenza e responsabilità. La sicurezza non può più essere una funzione da attivare: deve diventare una mentalità.
In un mondo sempre più connesso, la vera libertà non è solo poter accendere un dispositivo con la voce, ma sapere e scegliere cosa quel gesto comporta.
La Morte del Privacy Sandbox di Google: Perché Questo Fallimento Minaccia la Privacy Online
Una Promessa Tradita
Nel 2019, Google annunciò con grande entusiasmo il "Privacy Sandbox", un progetto ambizioso che prometteva di rivoluzionare la privacy online eliminando i cookie di terze parti, sostituendoli con tecnologie più rispettose della privacy. Dopo cinque anni di ritardi, compromessi e false partenze, Google ad Aprile ha definitivamente abbandonato il progetto.
Questo non è solo un fallimento aziendale: è una decisione che avrà conseguenze profonde sulla privacy digitale di milioni di utenti in tutto il mondo.
Il Contesto Tecnico: Cosa Sono i Cookie di Terze Parti
Per comprendere la gravità della situazione, è essenziale capire cosa sono i cookie di terze parti e perché la loro eliminazione era così importante.
I cookie di terze parti sono piccoli file di testo che vengono memorizzati sul tuo browser quando visiti un sito web, ma che vengono creati da domini diversi da quello che stai visitando. Immagina di visitare un sito di notizie: oltre ai cookie del sito stesso, potrebbero essere installati cookie da Facebook, Google, Amazon e decine di altri tracker.
Questi cookie permettono un tracciamento cross-site estremamente invasivo. Ogni volta che visiti un sito che include contenuti di questi tracker, la tua attività viene registrata e collegata al tuo profilo digitale. Il risultato è una mappa dettagliata dei tuoi interessi, abitudini, comportamenti e persino delle tue vulnerabilità psicologiche.
L'Architettura del Tracciamento: Come Funziona la Sorveglianza Digitale
Il sistema attuale di tracciamento online è un'architettura complessa che combina diverse tecnologie:
1. Cookie Tracking
I cookie di terze parti creano identificatori unici che persistono tra i siti web, permettendo di seguire i tuoi movimenti online per settimane o mesi.
2. Fingerprinting del Browser
Questa tecnica raccoglie informazioni sul tuo browser, sistema operativo, schermo, fuso orario, plugin installati e centinaia di altri parametri per creare un'impronta digitale unica. Anche senza cookie, il fingerprinting può identificarti con precisione del 99,5%.
3. Pixel Tracking
Immagini invisibili di 1x1 pixel vengono inserite nelle email e nei siti web per tracciare quando e dove apri contenuti, per quanto tempo li visualizzi e con quale frequenza.
4. Cross-Device Tracking
Algoritmi sofisticati collegano i tuoi dispositivi diversi (smartphone, laptop, tablet, smart TV) basandosi su modelli comportamentali, reti WiFi condivise e sincronizzazione degli account.
I Pericoli Concreti: Cosa Rischi Oggi
1. Profilazione Psicologica Avanzata
I broker di dati non si limitano a sapere cosa compri online. Analizzano i tuoi pattern di navigazione per inferire:
Stato di salute mentale (depressione, ansia, disturbi alimentari)
Orientamento politico e vulnerabilità alla manipolazione
Situazione finanziaria e propensione al rischio
Relazioni personali e orientamento sessuale
Dipendenze e debolezze comportamentali
Esempio concreto: Se visiti ripetutamente siti di informazioni mediche su depressione, poi cerchi terapisti online e infine visiti forum di supporto, i data broker possono etichettarti come "vulnerabile psicologicamente" e vendere questa informazione a compagnie assicurative, datori di lavoro o persino a criminali.
2. Discriminazione Algoritmica
I profili creati attraverso il tracciamento vengono usati per:
Discriminazione nei prezzi: Prezzi più alti per utenti considerati "facoltosi"
Esclusione finanziaria: Negazione di prestiti o assicurazioni basata su profili comportamentali
Discriminazione lavorativa: Datori di lavoro che usano profili digitali per scelte di assunzione
Targeting politico: Manipolazione elettorale attraverso contenuti personalizzati
3. Sorveglianza Governativa e Criminale
I dati raccolti dai tracker non rimangono nelle mani delle aziende pubblicitarie:
Forze dell'ordine: Acquistano dati da broker commerciali per aggirare i mandati
Governi autoritari: Usano dati commerciali per identificare dissidenti e oppositori
Criminali: Comprano dati per truffe mirate, ricatti e furti di identità
Stalker e malintenzionati: Accedono a informazioni dettagliate per molestie e persecuzioni
4. Violazioni della Sicurezza Nazionale
I dati di tracciamento creano vulnerabilità a livello nazionale:
Spionaggio industriale: Competitor stranieri possono mappare i comportamenti di dirigenti e dipendenti chiave
Chantage politico: Informazioni compromettenti su politici e funzionari pubblici
Vulnerabilità infrastrutturali: Analisi dei pattern di movimento per identificare infrastrutture critiche
Il Tradimento di Google: Perché Questo Abbandono è Particolare Pericoloso
1. Monopolio del Browser
Chrome detiene il 65% del mercato desktop e il 60% del mercato mobile. Quando Google decide di mantenere tecnologie invasive, questo impatta la maggioranza degli utenti internet mondiali.
2. Conflitto di Interessi Sistemico
Google guadagna oltre 200 miliardi di dollari all'anno dalla pubblicità digitale. Ogni miglioramento della privacy riduce potenzialmente questi profitti, creando un conflitto di interessi insormontabile.
3. Effetto Domino sull'Industria
La decisione di Google legittimerà altre aziende a mantenere pratiche invasive, rallentando l'adozione di standard più rispettosi della privacy in tutto il settore.
4. Regresso Tecnologico
Google ha ora iniziato a permettere esplicitamente pratiche precedentemente vietate, come il fingerprinting del browser, segnalando un movimento all'indietro nella protezione della privacy.
Cosa Puoi Fare: Strategie di Difesa Personale
Soluzioni Immediate
Cambia Browser
LibreWolf: è una versione modificata di Firefox che si concentra sulla privacy e sulla sicurezza.
Brave: Browser focalizzato sulla privacy con blocco aggressivo dei tracker
Configura Chrome (se devi usarlo)
Disattiva i cookie di terze parti in Impostazioni > Privacy e sicurezza
Attiva "Invia richiesta 'Non tenere traccia'"
Installa uBlock Origin per il blocco dei tracker
Usa Estensioni di Protezione
uBlock Origin: Blocca pubblicità e tracker
Privacy Badger: Blocca tracker che non rispettano la tua privacy
Decentraleyes: Protegge contro il tracciamento tramite CDN
Soluzioni Avanzate
Rete e DNS
Usa DNS pubblici focalizzati sulla privacy (Cloudflare 1.1.1.1, Quad9)
Considera l'uso di VPN affidabili per mascherare il tuo indirizzo IP
Configura Pi-hole per bloccare tracker a livello di rete domestica
Comportamenti Digitali
Usa la navigazione in incognito per ricerche sensibili
Cancella regolarmente cookie e cronologia
Diversifica i tuoi account: non usare la stessa email per tutto
Il Futuro della Privacy: Scenari e Previsioni
Scenario Pessimistico
Senza pressione normativa, assisteremo a:
Aumento del tracciamento cross-device e cross-platform
Integrazione dell'AI per profilazioni ancora più invasive
Normalizzazione della sorveglianza commerciale
Erosione progressiva dell'anonimato online
Scenario Ottimistico
Regolamentazioni più severe potrebbero portare a:
Standard industriali per la privacy by design
Maggiore trasparenza nel tracciamento
Controllo utente più granulare sui propri dati
Competizione basata sulla protezione della privacy
Conclusioni: La Posta in Gioco
Il fallimento del Privacy Sandbox di Google non è solo una delusione tecnica: è un sintomo di un problema sistemico più ampio. Quando le aziende che controllano l'infrastruttura digitale mondiale hanno incentivi economici che si oppongono alla privacy degli utenti, il risultato è inevitabile.
La nostra privacy online non è un lusso o una preferenza: è un diritto fondamentale che protegge la nostra libertà di pensiero, espressione e associazione. Senza privacy, non può esistere democrazia.
Come utenti, abbiamo il potere di fare scelte che proteggono la nostra privacy. Come cittadini, abbiamo la responsabilità di richiedere regolamentazioni che proteggano i nostri diritti digitali. Come società, abbiamo l'obbligo di costruire un futuro digitale che serve l'umanità, non solo i profitti delle Big Tech.
Il tempo per agire è ora. La posta in gioco è la nostra libertà digitale.
Vuoi approfondire questi temi? Condividi questa pubblicazione e seguimi per analisi regolari sulla sicurezza digitale e la privacy online. La consapevolezza è il primo passo verso la protezione.
Privacy by Design: La Guida per Proteggere la Tua Vita Digitale
Ogni giorno condividiamo migliaia di dati personali senza nemmeno rendercene conto. Dalla sveglia del mattino che registra i nostri orari di sonno, all'app di navigazione che traccia ogni nostro spostamento, fino ai social media che catalogano ogni nostro interesse e relazione.
La buona notizia? Non devi rinunciare alla tecnologia per proteggere la tua privacy. Quello che ti serve è una strategia intelligente, costruita sui principi del "Privacy by Design" - un approccio che mette la protezione dei dati al centro di ogni decisione tecnologica.
Perché Dovresti Preoccuparti (Davvero)
Prima di tuffarci nelle soluzioni pratiche, lascia che ti racconti perché questo argomento dovrebbe interessarti anche se "non hai nulla da nascondere".
I tuoi dati personali non sono solo il tuo nome e cognome. Sono il tuo comportamento di acquisto, i tuoi orari, le tue abitudini, le tue paure, i tuoi sogni. Sono un profilo psicologico così dettagliato che spesso le aziende ti conoscono meglio di quanto tu conosca te stesso.
Questi dati vengono venduti, scambiati, violati. E quando finiscono nelle mani sbagliate, le conseguenze possono essere devastanti: furti d'identità, ricatti, discriminazioni assicurative, manipolazione politica.
Immagina se qualcuno ti seguisse tutto il giorno annotando:
A che ora esci di casa e dove vai
Cosa compri e quanto spendi
Con chi parli e di cosa
Cosa ti piace e cosa ti fa paura
Quando sei malato e che medicine prendi
Ti sembra normale? Ecco, questo è esattamente quello che succede online ogni giorno.
I Tre Pilastri della Privacy Moderna
1. Anticipazione: Pensa Prima di Cliccare
La privacy reattiva è privacy morta. Quando i tuoi dati sono già stati violati, è troppo tardi. Il primo pilastro è costruire abitudini che prevengano i problemi prima che si verifichino.
Cosa significa in pratica:
Configura sempre le impostazioni privacy più restrittive quando installi una nuova app
Leggi (davvero) le notifiche sui cookie prima di accettare tutto
Crea account separati per attività diverse: uno per lo shopping, uno per il lavoro, uno per i social
Il trucco del "nuovo dispositivo": Ogni volta che configuri un nuovo smartphone, tablet o computer, dedica 30 minuti a impostare correttamente tutte le opzioni privacy. Questi 30 minuti ti faranno risparmiare anni di mal di testa.
2. Minimizzazione: Meno è Sempre Meglio
Il dato più sicuro è quello che non condividi. Questo non significa diventare un luddista, ma essere strategici su cosa, quando e con chi condividi le tue informazioni.
Regole d'oro della minimizzazione:
Usa informazioni false per registrazioni non “critiche”
Crea email diverse per servizi diversi usando alias
Condividi la tua posizione solo quando strettamente necessario
Elimina regolarmente account di servizi che non usi più
La tecnica dell'informazione graduale: Non dare tutto subito. Molti servizi ti chiedono informazioni "opzionali" che puoi tranquillamente saltare. Aggiungi dettagli solo quando e se ne hai bisogno.
3. Controllo: Riprendi il Comando
I tuoi dati ti appartengono. Punto. Devi sapere chi li ha, cosa ci fa, e devi poter dire "basta" quando vuoi.
Strumenti di controllo essenziali:
Audit mensili: Dedica un'ora al mese a controllare chi ha accesso ai tuoi dati
Download e cancellazione: Scarica i tuoi dati prima di cancellare account importanti
Monitoraggio violazioni: Usa servizi come "Have I Been Pwned" per sapere se i tuoi dati sono stati compromessi
La Strategia Pratica: 7 Giorni per Trasformare la Tua Privacy
Giorno 1: Fortifica le Tue Password
Le password sono la prima linea di difesa. E no, "Password123!" non è sicura nemmeno se aggiungi un punto esclamativo.
Azione immediata:
Installa un password manager (Bitwarden è gratuito ed ottimo)
Cambia le password dei tuoi 5 account più importanti
Attiva l'autenticazione a due fattori ovunque possibile
Pro tip: Una buona password master dovrebbe essere una frase che solo tu puoi ricordare, tipo "IlMioGattoLUCA19MangiaTroppoeMale!". Lunga, personale, impossibile da indovinare.
Giorno 2: Ripulisci il Tuo Browser
Il tuo browser sa tutto di te. Letteralmente tutto. È ora di mettere alcuni paletti.
Configurazione essenziale:
Blocca i cookie di terze parti
Disattiva il tracciamento
Installa uBlock Origin per bloccare pubblicità e tracker
Cambia il motore di ricerca predefinito con DuckDuckGo
Bonus: Usa Librewolf o Brave invece di Chrome. Google guadagna vendendo i tuoi dati; questi browser sono progettati per proteggerli.
Giorno 3: Domare i Social Media
I social media sono miniere d'oro di dati personali. Ma puoi usarli senza essere completamente trasparente.
Impostazioni critiche:
Profilo sempre privato
Disattiva la localizzazione automatica
Limita chi può trovarti tramite ricerca
Rivedi e limita le app collegate al tuo account
Strategia avanzata: Considera di separare la tua identità pubblica da quella privata. Un account per famiglia e amici stretti, uno per contatti professionali.
Giorno 4: Smartphone Sotto Controllo
Il tuo telefono è il dispositivo più intimo che possiedi. Sa dove sei, cosa fai, con chi parli, cosa compri.
Configurazione privacy smartphone:
Rivedi i permessi di tutte le app (molte non hanno bisogno di accedere ai tuoi contatti o alla tua posizione)
Disattiva la condivisione di dati analitici con il produttore
Usa un PIN o password invece del riconoscimento facciale per sbloccare
Attiva la cancellazione automatica dopo troppi tentativi errati
Giorno 5: Proteggi la Tua Casa Digitale
La tua rete Wi-Fi domestica è il cuore della tua vita digitale. Deve essere una fortezza.
Sicurezza rete domestica:
Cambia la password predefinita del router
Usa crittografia WPA3 (o WPA2 se il router non supporta WPA3)
Crea una rete guest per ospiti e dispositivi smart
Cambia il nome della rete (non usare il nome del produttore)
Giorno 6: Comunicazioni Sicure
Non tutte le app di messaggistica sono uguali. Alcune proteggono le tue conversazioni, altre le vendono al miglior offerente.
Messaggistica sicura:
Usa Signal per conversazioni sensibili
Se usi WhatsApp, attiva la crittografia dei backup
Per email importanti, considera ProtonMail o Tutanota
Evita SMS per informazioni riservate
Giorno 7: Piano di Emergenza
Anche con tutte le precauzioni, le violazioni possono capitare. Devi essere pronto.
Kit di emergenza privacy:
Lista di tutti i tuoi account importanti
Codici di backup per l'autenticazione a due fattori
Contatti per bloccare carte di credito
Procedura per denunciare furti d'identità
Strumenti Gratuiti che Fanno la Differenza
Password e Sicurezza:
Bitwarden (password manager)
Authy (autenticazione a due fattori)
Have I Been Pwned (controllo violazioni)
Navigazione Privata:
LibreWolf o Brave (browser)
DuckDuckGo (motore di ricerca)
uBlock Origin (blocco pubblicità)
Comunicazioni:
Signal (messaggistica)
ProtonMail (email)
Tor Browser (navigazione anonima)
Errori Comuni da Evitare
Il perfezionista paralizzato: Non devi implementare tutto subito. Inizia con le basi e aggiungi gradualmente.
L'eremita digitale: L'obiettivo non è rinunciare alla tecnologia, ma usarla consapevolmente.
Il procrastinatore: "Lo farò la settimana prossima" è il nemico numero uno della privacy. Inizia oggi, anche solo con una piccola azione.
Il paranoico: Non tutti sono tuoi nemici. Alcune aziende rispettano davvero la privacy. Impara a distinguere.
Mantenere la Rotta: La Privacy Come Abitudine
La privacy non è una destinazione, è un viaggio. Ecco come mantenerla nel tempo:
Routine settimanale:
Lunedì: Controlla gli alert del password manager
Mercoledì: Rivedi i permessi delle app
Venerdì: Pulisci file temporanei e download
Domenica: Verifica backup e aggiornamenti
Controlli mensili:
Audit degli account attivi
Verifica delle impostazioni privacy
Controllo delle violazioni di dati
Revisioni trimestrali:
Aggiornamento della strategia privacy
Valutazione di nuovi strumenti
Cancellazione di account inutilizzati
Il Futuro della Tua Privacy Inizia Oggi
Viviamo in un'epoca in cui la privacy è diventata un lusso. Ma non deve essere così. Con gli strumenti giusti e le abitudini corrette, puoi riprendere il controllo della tua vita digitale.
Non si tratta di vivere nel terrore o di rinunciare ai benefici della tecnologia moderna. Si tratta di fare scelte consapevoli, di sapere cosa stai condividendo e con chi, di avere il controllo sui tuoi dati.
La tua privacy vale più di qualsiasi convenienza temporanea. Ogni piccolo passo che fai oggi è un investimento nella tua sicurezza futura.
Inizia oggi. Scegli una sola azione da questa guida e mettila in pratica. Poi domani fanne un'altra. In una settimana avrai trasformato la tua postura digitale.
La tecnologia dovrebbe servirti, non il contrario. È ora di riprenderti quello che è tuo.
Hai trovato utile questa guida? Condividila con chi ti sta a cuore. La privacy è un diritto che va protetto insieme.
Assistenti Vocali: Come Proteggere la Tua Privacy Senza Rinunciare alla Comodità
Gli assistenti vocali come Alexa, Google Assistant o Siri sono ormai diventati compagni quotidiani nella vita di milioni di persone. Accendono le luci, riproducono la musica, ci ricordano gli appuntamenti e rispondono a domande in tempo reale. Ma dietro questa comodità si nasconde una questione sempre più centrale: la protezione della nostra privacy.
La Verità Sui Microfoni Sempre Attivi
Per funzionare, gli assistenti vocali devono "ascoltare" costantemente, in attesa delle cosiddette parole di attivazione, come “Hey Siri” o “Ok Google”. Questo significa che i dispositivi sono sempre pronti a captare suoni ambientali, e potenzialmente anche conversazioni private.
Sebbene le aziende tecnologiche affermino che l’audio non viene registrato fino all’attivazione esplicita dell’assistente, non sono mancati casi in cui errori tecnici o interpretazioni errate hanno fatto partire registrazioni indesiderate. In alcuni casi, questi dati vocali sono stati ascoltati da operatori umani per migliorare la qualità del servizio.
6 Consigli per Mantenere la Privacy al Sicuro
Se vuoi continuare a usare il tuo assistente vocale, ma con maggiore consapevolezza e controllo sulla tua privacy, ecco alcune misure pratiche da adottare:
Gestisci le registrazioni vocali: Molti dispositivi ti permettono di ascoltare e cancellare le registrazioni effettuate. Accedi alle impostazioni del tuo account (Google, Amazon, Apple) e rivedi le opzioni di archiviazione della voce. Alcuni servizi permettono persino la cancellazione automatica dopo un certo periodo.
Disattiva il microfono quando non serve: Usa il pulsante fisico per spegnere il microfono quando non stai utilizzando l’assistente. È un gesto semplice che ti garantisce maggiore tranquillità.
Fai attenzione a dove lo posizioni: Evita di collocare l’assistente in ambienti dove si svolgono conversazioni riservate, come l’ufficio di casa o la camera da letto.
Configura le autorizzazioni dell’account: Limita l’accesso ai tuoi dati personali e controlla quali applicazioni di terze parti hanno accesso al tuo assistente vocale.
Utilizza le impostazioni di privacy disponibili: Tutte le principali piattaforme offrono impostazioni dettagliate per gestire come vengono usati i tuoi dati. Esplorale con attenzione e scegli un livello di condivisione che rispecchi la tua sensibilità.
Attiva notifiche vocali minime o selettive: Alcuni assistenti permettono di regolare la quantità di informazioni che condividono a voce. Ridurre al minimo i dettagli può aiutarti a mantenere la riservatezza, soprattutto in ambienti condivisi.
Il Compromesso tra Comfort e Sicurezza
L’uso degli assistenti vocali non è intrinsecamente pericoloso, ma richiede una gestione attenta. Conoscere le impostazioni disponibili e fare scelte informate può fare la differenza tra un uso comodo e uno che espone inutilmente la tua vita privata.
La tecnologia può semplificare la quotidianità, ma la privacy rimane una responsabilità individuale. Essere consapevoli dei rischi, senza rinunciare ai benefici, è il modo migliore per vivere in modo sicuro e moderno.
Bambini e Smartphone: Come Prendere una Decisione Consapevole e Sicura
Prima o poi arriva per ogni genitore la fatidica domanda: “Posso avere un cellulare?”. Nell’era digitale, lo smartphone non è più solo uno strumento per telefonare, ma un vero e proprio portale verso il mondo. Per i bambini e i ragazzi, rappresenta autonomia, socialità e divertimento. Ma per i genitori, è spesso una fonte di preoccupazioni legate a sicurezza, privacy e benessere.
Come decidere quando è il momento giusto? E come gestire responsabilmente l’utilizzo del cellulare?
Non è Solo una Questione di Età
Non esiste un'età "giusta" valida per tutti. Alcuni bambini possono essere pronti a 10 anni, altri no nemmeno a 14. La decisione dovrebbe basarsi su fattori come:
Maturità personale: Il bambino capisce le regole e le conseguenze delle sue azioni?
Bisogno reale: Serve per comunicare in autonomia? Per motivi scolastici o familiari?
Supervisione possibile: Il genitore ha tempo e strumenti per monitorarne l’uso?
Prima di Consegnare il Telefono
Se decidi che è il momento, è importante fare le cose nel modo giusto. Ecco alcune precauzioni fondamentali:
Imposta regole chiare
Stabilisci fin da subito limiti sull’uso: quando si può usare, dove (es. niente smartphone a tavola o di notte), e per cosa. Metti per iscritto un “contratto familiare” per chiarire le aspettative.Configura le impostazioni di sicurezza
Usa il parental control, limita gli acquisti in-app, blocca contenuti inappropriati e imposta restrizioni di tempo. Queste funzioni sono disponibili su Android e iPhone e sono molto efficaci.Parla apertamente dei rischi
Affronta temi come il cyberbullismo, il sexting, gli sconosciuti online, la dipendenza da schermo e la disinformazione. I bambini devono sapere cosa fare se qualcosa li mette a disagio.Rivedi insieme le app installate
Scaricate le app insieme e controlla autorizzazioni, recensioni e finalità. Meglio evitare social network e app che raccolgono troppi dati, almeno nei primi anni.Dai il buon esempio
I bambini imparano osservando. Se tu sei sempre con il telefono in mano o controlli continuamente i social, loro faranno lo stesso. Mostra equilibrio.
La Privacy: Una Priorità Anche per i Più Giovani
Molte app e servizi online raccolgono dati personali come la posizione, le abitudini di utilizzo o le preferenze dell’utente. I bambini, spesso inconsapevoli, possono autorizzare con leggerezza la condivisione di informazioni sensibili. È importante insegnare loro a non fornire dati personali (nome, età, indirizzo, scuola frequentata) e a riconoscere le richieste sospette. Utilizza impostazioni di privacy rafforzate, disattiva la geolocalizzazione se non strettamente necessaria e scegli app che rispettano le normative sulla protezione dei minori, come il GDPR o il Children’s Online Privacy Protection Act (COPPA). La privacy online è un diritto che va difeso fin dai primi clic.
E Se Il Bambino Non È Ancora Pronto?
Nessuna fretta. Se pensi che non sia il momento, ci sono alternative:
Telefoni con funzionalità limitate (solo chiamate e messaggi).
Smartwatch per bambini con GPS e comunicazione vocale.
Uso supervisionato di un tablet domestico.
Crescere con la Tecnologia, Ma in Sicurezza
Concedere un cellulare a un bambino non è una semplice concessione: è un atto educativo. Non si tratta solo di fidarsi, ma di accompagnarli nel mondo digitale con consapevolezza e presenza.
Come per la vita reale, anche nel mondo online i bambini hanno bisogno di regole, limiti e dialogo. Con gli strumenti giusti, lo smartphone può essere un alleato della crescita e non una minaccia.
Notizie in Breve:
Nonostante possa sembrare sorprendente, sistemi critici dell’aviazione militare USA hanno utilizzato per decenni Windows 95 e floppy disk, grazie a un’accurata manutenzione, isolamento fisico e supporto tecnico dedicato, probabilmente anche da parte di Microsoft stessa in modo riservato. Questa scelta, lungi dall’essere un segno di arretratezza, è stata una strategia per garantire stabilità e sicurezza in ambienti altamente sensibili. Tuttavia, la scarsità di componenti, il pensionamento degli esperti e la necessità di interoperabilità con tecnologie moderne rendono ora indispensabile un ammodernamento complesso e costoso. Questo caso è un esempio di come la resilienza tecnica possa prevalere sulla novità, ma la transizione verso sistemi più moderni è ormai inevitabile.
WhatsApp ha presentato istanza per intervenire nella causa tra Apple e il governo del Regno Unito, che verte sulla richiesta emessa tramite un “Technical Capability Notice” (TCN) ai sensi del Investigatory Powers Act di permettere l’accesso ai contenuti degli account iCloud dei cittadini. Secondo il CEO di WhatsApp, Will Cathcart, l’ordine segreto mina la sicurezza informatica globale e rischia di creare un precedente pericoloso, incoraggiando altri paesi a sollecitare backdoor nelle comunicazioni criptate.WhatsApp sostiene di voler fornire prove in tribunale sui rischi derivanti da un indebolimento della cifratura, difendendo il diritto alla privacy nelle conversazioni private .
Il governo UK, dal canto suo, ribatte che i TCN non abilitano automaticamente l’accesso ai dati: serve un mandato mirato ed è previsto un rigoroso controllo indipendente, motivato dalla lotta a crimini gravi come terrorismo e abusi su minori.
OpenAI ha sospeso diversi account ChatGPT utilizzati da gruppi hacker sponsorizzati da stati come Russia, Cina, Iran e Corea del Nord. Tali attori sfruttavano il modello per sviluppare malware, automatizzare attacchi informatici e alimentare campagne di disinformazione. OpenAI ha affermato che l’uso dell’IA ha migliorato l’efficienza, ma non ha introdotto nuove capacità tecniche. I dati raccolti sono stati condivisi con partner della sicurezza per contrastare queste minacce.
Un massiccio cyberattacco ha colpito le ferrovie russe, causando gravi disservizi al sito web e all'app mobile dell’azienda. Nonostante l’interruzione dei servizi per diversi giorni, le operazioni digitali sono state ripristinate. L’identità degli aggressori non è stata resa nota, ma l’incidente evidenzia la vulnerabilità delle infrastrutture critiche russe.
Un ricercatore ha scoperto una falla in un vecchio modulo di recupero account di Google che permetteva di verificare se un numero di telefono era associato a un account Gmail. La vulnerabilità poteva facilitare attacchi di phishing o SIM swapping. Google ha corretto il problema il 6 giugno 2025 e ha premiato il ricercatore con 5.000 dollari.
News:
Iran-linked hackers target Kurdish and Iraqi officials in long-running cyberespionage campaign
UK tax authority reveals scammers stole £47 million
FBI: Play ransomware gang has attacked 600 organizations since 2023
Ukrainian police arrest hacker who used hosting firm's servers to mine cryptocurrency
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